da dove nasce
REHAB nasce dall’idea di diffondere un nuovo stile di vita, un nuovo atteggiamento nel cittadino che sente il bisogno di sperimentare differenti dinamiche sociali e che, di riflesso a quanto vissuto economicamente e socialmente negli ultimi decenni, percepisce la realtà secondo nuove prospettive.
L’idea trae spunto da due realtà già presenti al mondo: i Garage Sale negli Stati Uniti e Le Ressourceries in Francia. I primi, sono iniziative atte a svuotare le soffitte e i garage delle abitazioni per vendere nel giardino di casa ogni genere di oggetti: giocattoli, mobili, abbigliamento, accessori, articoli sportivi, libri, opere d’arte, elettrodomestici, insomma, tutto ciò che non serve ma che non è ancora da buttare. Un modo di cedere oggetti usati a km0 e creare momenti di coesione sociale e di appartenenza alla cultura locale.
Nel tempo queste iniziative spontanee sono diventate veri e propri eventi, che coinvolgono decine e decine di famiglie, e che hanno rilanciato un concetto di moda intelligente, economica, ecologica e anti spreco.
La seconda realtà è francese: le Ressourceries. Sono laboratori su strada, accolti con entusiasmo, nella consapevolezza di una tradizione legata al culto delle ‘cose del passato’. In Olanda, partendo da quest’ idea sono nati i Cafè Repair, per poi diffondersi in diverse città europee. Una sola realtà è presente in Italia, precisamente a Firenze: la Risorseria di Costanza Savio.
Questi luoghi sono negozi dove si raccolgono le cose usate, al fine di ripararle o riusarle, trasformarle in qualcosa di diverso, portarle a nuova vita per poi rivenderle.
La nostra filosofia
Fortemente sostenitrice di questa mentalità, REHAB si fa intermediario tra il beneficiario (il cittadino che intende svuotare casa e liberarsi di oggetti) e l’acquirente interessato al materiale usato, a km 0.
REHAB crea mercatini itineranti (all’interno dell’abitazione dello stesso beneficiario) occupandosi dell’allestimento e della vendita di oggetti usati.
Gli oggetti invenduti rimangono a REHAB, ed è proprio questo che ha dato vita alla seconda fase del progetto: creare uno spazio dove questi oggetti possano essere trasformati in qualcosa di nuovo.
I nostri mercatini rappresentano, quindi, una Risorsa per la Risorseria, creando un ciclo che si autogenera e sostiene: l’utente bisognoso di svuotare casa è lo stesso utente che acquista a Km 0 o ancora lo stesso utente/attore dei corsi; tutto ciò costituisce un modo ecologico per non creare rifiuti, per accrescere inventiva, creatività, libertà di espressione o soprattutto diversità.
All’interno di questo spazio verranno svolti corsi di educazione al riuso, applicando le arti dell’ autoproduzione (architettura-design, scultura, pittura, fotografia..) grazie all’aiuto di figure esperte.
Vincitore PIN – Iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI e finanziata con risorse del FSE – PO Puglia 2014/2020 Azione 8.4 e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.